L'infinito di Bruno e Gina

L'infinito di Bruno e Gina
Gianna non ti muovere…. …non respirare… …pensa se ora il cielo si aprisse con due grandi occhi che ti guardano….. Bruno? Non ho tirato l’acqua in bagno…..

2.04.2023

DENTRO AL QUADRO O A UNA FOTO

 


L'opera d'arte o una fotografia possono essere guardate, ma pure diventare una scenografia, una porta aperta su un mondo anche storico che non potremo mai conoscere realmente, ma che possiamo            immaginare dentro di noi, dando pensiero, azione, sentimento, mistero ad una storia.










L'ARTE E' UNA COSA SERIA


E’ una cosa serissima dove il talento, il genio creativo ha la stessa importanza del metodo e della costanza on cui ci si esercita affinando sensibilità e dote.











GRANDI SPAZI, MASSIMO COINVOLGIMENTO


Acquisire anche la grande dimensione come ingrediente per l’espressione creativa è un’ingrediente sempre più fondamentale . Saper coinvolgere anche l’aria, le grandi altezze, poter ‘vuotare’ un aula per muovere braccia e gambe nel tracciare una linea, è una gestualità preziosa da mettere a frutto ogni volta che le strutture lo consentono.










ASCOLTARE IL COLORE, DIPINGERE IL SUONO



Se la natura avesse potuto scegliere un altro colore escluso il verde, che colore avrebbe scelto? Rosso? Grigio? Giallo? La stessa cosa la si può dire di un suono, un rumore, una nota che hanno sempre la loro corrispondenza in un colore, una sfumatura, una particolare tonalità che ci permette di percepire il mondo come un tutto di suoni, colore, voce, odore.







2.02.2023

STRUMENTI E VOGLIA DI COSTRUIRE NUOVI PERCORSI

I numerosi programmi ‘free’ disponibili in rete e l’immenso materiale fotografico (praticamente un ‘secondo mondo’ riprodotto..), musicale, filmico, ci permette ormai di costruire storie, cortometraggi, animazioni, presentazioni in power point che si offrono come valido aiuto per momenti di narrazione o composizione di luogo nei percorsi biblici. Sicuramente il computer, il videoproiettore e la macchina fotografica cominciano a diventare strumenti importanti . Poi, senza perdere di vista l’obbiettivo del nostro lavoro, ossia cogliere la Ri-velazione della Trinità nella realtà vissuta, attingiamo ad altri tre grandi contenitori: -- L’arte come conoscenza di tecniche esecutive (colori a olio, tempere, soluzioni a vinavil, pigmenti naturali, gessi, matite, plastiche, carte di vario genere, acetati, buste, veline colorate, acque, sacchi, foglie di ottonella, tappi, semi, cera a caldo, argilla, ecc) -- L’arte come conoscenza di tecniche espressive (pittura, scultura, scenografia, teatro, fotografia, animazione) -- L’arte come fonte di immagini prodotte dall’uomo o prese alla reltà (storia dell’arte)

PROPOSTE LEGATE AL RACCONTO

La narrazione, il racconto, la lettura sono modalità di apprendimento molto frequenti in età pre-scolare, ma che diventano meno usuali con la conquista dell’autonomia: un ragazzo è già capace di governare mezzi come il computer, la televisione, il cellulare, l’i-pod. Questo per noi significa un cambio di proposta: più potente e coinvolgente rispetto ad un semplice racconto, indirizzandoci ad una ricerca coraggiosa a forme di narrazione alternativa. Io ho individuato alcune modalità: --Adottare nuovi punti di vista che consentano di arricchire la storia di nuovi personaggi senza snaturarne i contenuti ma caricando di umanità la storia. --Il racconto con il supporto di immagini proiettate a parete intera: la gestualità del narratore diventa il gesto recitato, di una drammatizzazione spontanea. -Il racconto storico tradotto in immagini contemporanee composte per la creazione di una narrazione spontanea -La narrazione spontanea sviluppata contemporaneamente su carta o su plastica trattata a lavagna per piccole o grandi dimensioni Il pregio della narrazione spontanea è quella di essere decisamente più coinvolgente, emotiva, fermo restando poi la lettura, a fine incontro, del brano originale su cui si e lavorato.

LE DIMENSIONI

Le dimensioni di un laboratorio o di un opera avvolgono il bambino creando una realtà immersiva che gli consente di percepire lo spazio come parte del lavoro. E' importante allargare questi confini e fare sentire il bambino dentro all'opera. Si crea nella bidimensionalità ma anche nella tridimensionalità, nella vibrazione di una musica o nella danza. Dilatare gli spazi è un atto creativo fondamentale.

LA PREZIOSITA' DEL MATERIALE

L’utilizzo di tanti e vari materiali nell’arte consente una conoscenza sensitiva oggi sempre più marginale, perché l’esperienza richiede tempo, e il tempo è sempre meno…. Abbiamo fame di conoscenza esperienziale. Perchè perdere questa occasione? I materiali infatti se visti sotto aspetti diversi esprimono fascino e sanno comunicare una preziosità che è quella usata nel linguaggio metaforico biblico. L’oro non ci vuole molto a percepirlo come prezioso, nobile, divino, mistico. Il bianco è il candore, l’abbaglio. E poi il ferro, con il suo odore dolciastro, che può essere azzurro e luccicante, tintinnare se battuto, ma può diventare anche povero, ricoprendosi di ruggine, abbruttendosi…o semplicemente diventando più vecchio e saggio… Poi ci sono le plastiche che fanno rumore, quelle più morbide, quelle che si piegano, fondono, ecc. E ancora la creta con le sue infinite trasformazioni: prima fango senza forma, sporca , poi solida e plasmabile, pesante o capace di infrangersi in mille pezzi, o di accogliere il gesso per la forma. Le piume, bianche ci ricordano la leggerezza, la morbidità, gli angeli. Un materiale può essere lavorato con le mani, ascoltato con le orecchie, gustato, annusato. Le stesse fotografie, hanno molta più forza del mondo reale, soprattutto se usate in un contesto impersonale come una stanza.Un’immagine può essere ingrandita, diventare una scenografia, stimolare un’attenzione che nella normalità caotica di tutti i giorni non sarebbe mai emersa.